AZIENDE
Counseling Organizzativo
LA RELAZIONE TRA IL COUNSELOR E L’ORGANIZZAZIONE
Il counseling organizzativo, una relazione tra il counselor e il professionista che lavora in un’organizzazione.
Il counseling organizzativo è volto a ristabilire il benessere e l’equilibrio dei lavoratori e dell’organizzazione stessa.

PERCORSO INDIVIDUALE O DI GRUPPO
Il counseling organizzativo è una relazione di supporto e aiuto che si instaura tra il counselor e il professionista che lavora in un’organizzazione.
Il counseling organizzativo è volto a ristabilire il benessere e l’equilibrio dei lavoratori e dell’organizzazione stessa. In che modo?
Aiutando le persone a comprendere e ad affrontare le proprie difficoltà individuali e nell’organizzazione,
Esplorando convinzioni e motivazioni che hanno portato le persone a compiere alcune scelte o a relazionarsi in un determinato modo,
Potenziare le capacità di ogni individuo facente parte dell’organizzazione,
Migliorando le relazioni interpersonali e intrapersonali,
Facendo emergere competenze, risorse e consapevolezze professionali e personali.
Le aree di intervento
Quando è utile il counseling organizzativo?
Criticità:
- Conflittualità
- Mancanza di una comunicazione chiara
- Demotivazione
- Stress
- Resistenza al cambiamento
- Difficoltà relazionali
- Difficoltà personali
- Peggioramento degli standard di prestazione
- Aumento dei licenziamenti
Opportunità:
- Confronto e negoziazione
- Comunicazione efficace
- Motivazione intrinseca
- Equilibrio
- Attuazione del cambiamento lavorativo e personale
- Affiatamento
- Competenze e risorse interiori
- Potenziamento e autostima
- Miglioramento del clima organizzativo
Il counselor organizzativo è un professionista che facilita l’analisi neutrale del contesto, del clima organizzativo, delle criticità e opportunità.
Il counselor organizzativo supporta nell’osservazione neutrale dei problemi e promuove soluzioni più funzionali. In che modo?
Prendendo in considerazione tutti i punti di vista,
Cercando di comprendere le motivazioni profonde che hanno generato una difficoltà,
Mostrando le conseguenze di alcune convinzioni disfunzionali,
Sostenendo le persone nell’ideazione e pianificazione di soluzioni alternative più funzionali,
Aiutando a migliorare i rapporti tra le persone,
Promuovendo il cambiamento e lo sviluppo di obiettivi chiari,
Potenziando le capacità e le competenze dei lavoratori.
Gli obiettivi dell’intervento di counseling organizzativo
Ascolto profondo delle difficoltà di ogni lavoratore,
Osservazione delle dinamiche organizzative disfunzionali,
Comprensione delle motivazioni che hanno generato le stesse dinamiche disfunzionali,
Stimolazione della creazione di nuove modalità più funzionali in merito alla risoluzione delle criticità emerse dai colloqui.
Il counselor non prescrive ricette
Il compito del counselor è quello di comprendere insieme ai lavoratori cosa ha generato una criticità organizzativa e generare nuove modalità più funzionali.
Le persone dell’organizzazione hanno la possibilità di migliorare la vita lavorativa agendo queste nuove modalità.
Un’organizzazione è sana quando sono sane le relazioni tra le persone che la abitano.
Il nostro compito (mio e vostro) è quello di comprendere cosa ha generato una criticità, ma soprattutto è quello di sviluppare soluzioni e atteggiamenti più funzionali per voi.
L’apporto migliorativo di ogni elemento dell’organizzazione sarà indispensabile.
Ulteriori approfondimenti legati al counseling organizzativo potete trovarli qui.